Surriscaldamento SSD
In molti pensano che i dispositivi a stato solido (SSD) non necessitano di raffreddamento, ma per i dispositivi superveloci potrebbero essere necessarie delle azioni in merito.
Con l’avanzamento della connettività 5G e delle applicazioni AIoT, i trasferimenti di dati in larga scala sono sempre più richiesti. Un SSD con PCI express offere al giorno d’oggi una velocità di trasferimento dati sei volte superiore a quella di un dispositivo SATA III. Questo rende i PCIe la scelta favorita fra gli uenti che necessitano di alte velocità e prestazioni all’avanguardia, ma allo stesso tempo la minimizzazione dei dispositivi ha reso il consumo di energia ed il surriscaldamento un problema non indifferente.
Se un dispositivo d’archiviazione opera ad alte temperature per un periodo di tempo prolungato, i componenti possono andare incontro a danni permanenti. Misure proattive devono essere implementate per dissipare il calore da questi dispositivi.
Il Sensore di Temperatura e Come Funziona
Un sensore di temperatura, come suggerisce il nome, colleziona informazioni sul calore dell’SSD in tempo reale tramite il tool S.M.A.R.T., rendendo così disponibili le informazioni sulla temperatura tramite l’host od il controller dell’SSD. Gli utenti possono utilizzare Scope Pro, un software esclusivo sviluppato da Transcend, per monitorare queste info. Con Scope Pro, un avviso istantaneo verrà inviato agli utenti se viene rilevato un surriscaldamento. Insieme al meccanismo di thermal throttling dinamico, le prestazioni dell’SSD verranno ridotte per evitare che la temperatura raggiunga un livello critico.
Software di gestione Transcend: Scope Pro
Con l’utilizzo del sensore di temperatura, il dispositivo di memoria può essere monitorato e si possono prevenire danni da surriscaldamento, mantenendo così i dati al sicuro ed incrementando l’affidabilità complessiva del sistema.